Victor Kossakovsky (Russia, 2002)
In occasione del trecentesimo anniversario di San Pietroburgo, il regista del magistrale ¡Vivan las antipodas! riprende e regista la quotidianità che trascorre fuori dalla sua finestra, prospettando così un'arte che abbia come oggetto ciò che vediamo abitualmente e che per questo suo carattere d'abitudinarietà passi costantemente inosservato: «È difficile notare quello che vedi tutti i giorni» (David Foster Wallace).
Interessante! Ecco, tra i tanti arretrati in archivio devo ancora vedere ¡Vivan las antipodas!... Ti ammiro per tutto il cinema che riesci a ingurgitare, costantemente :)
RispondiEliminaSì, forse è meglio se vedi prima "¡Vivan las antipodas!". Questo mi ha convinto solo come idea, molto parzialmente.
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